Chiunque sia stato stato il padre di una malattia, una alimentazione non corretta ne è stata la madre
(George Herbert)
Dolcificanti
In commercio ce ne sono tantissimi in compressine, liquidi o in polvere. Ma alcuni di questi ad alte temperature cambiano forma chimica, perciò sono al centro di numerose discussioni riguardo la potenziale tossicità.
Zucchero di canna
Semplicemente è estratto dalla canna da zucchero invece che dalla barbabietola e non viene raffinato. Quindi rimane poco indicato.
Fruttosio
Non è altro che lo zucchero della frutta, ha un potere dolcificante superiore del 20% rispetto al saccarosio, perciò se ne usa di meno. Rimane uno zucchero semplice e causa un picco glicemico più rapido e maggiore rispetto allo zucchero classico, perciò ancor peggiore per diabetici, iperglicemie ed insulinoresistenza. Cosa diversa è invece l’utilizzo della frutta a pezzi o grattugiata, che cede il proprio fruttosio agli impasti durante la cottura.
Miele
Alternativa sicuramente più salutare. Il miele è un energetico naturale. Ne va usato un 20% in meno rispetto allo zucchero, in più ad alte temperature caramellizza conferendo ai dolci un colore più scuro, quindi attenzione alle cotture.
Sciroppi di agave e di acero
Dolcificano un 25% in più dello zucchero bianco e se usati nei dolci vanno ridotti anche i liquidi di un 30%. Rimangono controindicati per le varie patologie perché sono comunque fonti di zucchero.
Stevia e Lyppia
Sono piante originarie del sud america, la prima con retrogusto di liquerizia, di menta la seconda. Si possono usare le foglie in infusione nelle tisane o nei liquidi che si usano per preparare i dolci. Con potere dolcificante 300 volte superiore allo zucchero comune, ne va usato molto meno. La stevia in commercio dolcifica un 60% in più del saccarosio, la lyppia al momento si trova solo come pianta.
Malto
Derivato dalla germinazione di cereali (orzo, riso, mais i più comuni). Dolcifica un 50% in meno dello zucchero bianco, contiene maltosio, semplicemente una forma diversa di zucchero ma contiene anche vitamine e Sali minerali ed enzimi digestivi.
Succo o purea di uva o di mela
Torna di nuovo l’uso dello zucchero della frutta: fruttosio
Melassa
Si produce a partire da zucchero di barbabietola o di canna è molto densa, ne va usato un 20% in meno
Zucchero di fiori di cocco
Da usare in quantità uguale allo zucchero classico: è un mix di saccarosio, glucosio e fruttosio, ma contiene anche fibre quindi ha un indice glicemico più basso. Rimane comunque uno zucchero e quindi non adatto ai diabetici o ai regimi alimentari ipocalorici. Non viene però trattato con sostanze chimiche.